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    Home»Senza categoria»La donna del lago: Natalie Portman in un noir torbido e avvolgente. Su Apple Tv+
    Senza categoria

    La donna del lago: Natalie Portman in un noir torbido e avvolgente. Su Apple Tv+

    By 19 Luglio 2024Nessun commento4 Mins Read
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    “Dicono che fino a che il leone non racconta la sua storia il cacciatore sarà sempre l’eroe.  Da viva, ero Cleo Johnson. Ma da morta sono diventata la donna del lago”. È Cleo, una delle protagoniste della storia, a introdurre la sua storia da morta, come William Holden in Viale del tramonto. Inizia così La donna del lago, la nuova serie in sette puntate con Natalie Portman e Moses Ingram. Creata e diretta da Alma Har’el, La donna del lago è disponibile in streaming su Apple Tv+ dal 19 luglio con i primi due episodi seguiti da nuovi episodi ogni venerdì, fino al 23 agosto. È un noir torbido e intrigante e un viaggio indietro nel tempo nell’America degli anni Sessanta – e per qualche momento nei Quaranta – tra musica jazz, omicidi, e storie di emancipazione femminili.

    Quando la scomparsa di una giovane ragazza sconvolge la città di Baltimora nel giorno del Ringraziamento del 1966, le vite di due donne convergono in una rotta di collisione fatale. Maddie Schwartz (Portman) è una casalinga ebrea che cerca di liberarsi di un passato segreto e di reinventarsi come giornalista investigativa; Cleo Sherwood (Ingram) è una madre che naviga nel ventre politico della Baltimora nera, mentre si danna per mantenere la sua famiglia. All’inizio le loro vite sembrano scorrere in parallelo, ma quando Maddie si incaponisce sulla misteriosa morte di Cleo, si apre un baratro che mette in pericolo tutti coloro che le circondano.

    Suggestivo sin dall’inizio e dai titoli di testa, La donna del lago è un racconto che ne contiene dentro molti altri. È un noir, un thriller, ma anche un racconto di emancipazione femminile. Le storie parallele e collegate di Maddie e Cleo, ci portano in due ambienti diversi: quello delle famiglie ebree e quello delle comunità afroamericane. Due mondi completamente diversi per posizione sociale, usanze, stili di vita, comportamenti. Eppure uniti dal fatto di lasciare poco, pochissimo, spazio alle donne. Maddie non può lavorare, non può acquistare un’automobile senza la firma del marito, non può neanche unirsi agli altri della sua comunità nella ricerca di quella giovane ragazza scomparsa nel giorno del Ringraziamento. Cleo è costretta a fare due, tre lavori, di giorno e anche di notte, oltre al volontariato per il movimento politico afroamericano. È sempre costretta ad obbedire a degli uomini, appesa al loro volere, deve sempre sentirsi dire cosa fare.

    I sogni e i desideri di queste due donne sono diversi. Un flashback ci porta indietro alla fine degli anni Quaranta quando Maddie era una studentessa e voleva scrivere, fare la giornalista. Era promettente, era brava. Ma in una società chiusa come quella che racconta la serie, una moglie può solo essere una casalinga. Con toni completamente diversi – drammatici e da thriller invece della commedia – la storia di Maddie è simile a quella di Midge, la protagonista de La meravigliosa signora Maisel. Entrambe sono mogli, entrambe fanno parte della comunità ebrea, entrambe possono essere solo madri e casalinghe. Non possono fare alcun lavoro. La voglia di scoprire la verità di Maddie allora è anche la voglia di emanciparsi, di essere se stessa, di trovare la propria strada.

    Questa nuova serie consolida di fatto la nuova stagione della carriera di Natalie Portman. Non più ragazzina, non più figlia ma madre, donna matura ma sempre con quel volto da bambina, uno dei volti più belli del cinema della nostra epoca. Forte, determinata, allo stesso tempo fragile. Ed elegantissima, sin dalle prime sequenza in cui la vediamo in un doppio abito giallo. In alcune sequenze, grazie al de-aging, il ringiovanimento digitale, ritroviamo anche la giovane Natalie come l’avevamo conosciuta tanti anni fa, quando fu immediatamente un colpo di fulmine.

    Natalie Portman è una luce che brilla in un mondo nero come la notte, un mondo avvolgente, vorticoso, pullulante di figure che si muovono apparentemente senza controllo, mentre ognuna di loro, come capiremo, ha un senso. La donna del lago è una serie fatta di grandi ricostruzioni storiche, grandi scene d’insieme, un kolossal in 7 episodi, che vive e pulsa anche grazie alla musica jazz. La colonna sonora è stata composta da Marcus Norris, fondatore e direttore artistico della South Side Symphony. Le performance dal vivo sono state composte e prodotte da Bekon, produttore nominato ai Grammy e noto per il suo lavoro sugli album DAMN. e Mr. Morale & the Big Steppers di Kendrick Lamar. C’è tutto per farsi avvolgere e sprofondare in una lunga e buia notte.

    di Maurizio Ermisino per DailyMood.it

    Fai clic qui per vedere lo slideshow.

     

     

     

    L’articolo La donna del lago: Natalie Portman in un noir torbido e avvolgente. Su Apple Tv+ proviene da Daily Mood.

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