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    Home»Senza categoria»Arriva il caldo: come combattere le gambe gonfie e pesanti
    Senza categoria

    Arriva il caldo: come combattere le gambe gonfie e pesanti

    By 21 Maggio 2025Nessun commento6 Mins Read
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    L’aumento della temperatura che sperimentiamo nel nostro emisfero boreale, durante il periodo che va indicativamente da fine maggio a fine settembre, e che coincide con la nostra estate astronomica, è frutto della maggiore esposizione solare durante le 24 ore della giornata.

    Questa maggior esposizione ai raggi del sole comporta più ore di luce, con una maggiore temperatura media generale, che ha effetti decisi sulla nostra vita biologica, sulla nostra salute e, non di meno, sul nostro sistema circolatorio (arterioso, venoso e linfatico).

    Come è noto, il caldo è un potente vasodilatatore, e l’aumento della temperatura estiva, dunque, fa aumentare il diametro dei nostri vasi,

    modificando la volumetria stessa del nostro organismo, specie degli arti periferici.

    Questo aumento di volume è di facile osservazione, anche ad occhio non clinico: in estate è infatti molto comune dover allargare di una maglia il bracciale degli orologi, oppure è altrettanto comune preferire scarpe aperte e, spesso, anche di una misura più grande rispetto a quelle utilizzate in inverno.

    Considerando ciò, è importante aggiungere un altro fattore discriminante di questo effetto dilatatorio estivo: l’onnipresente forza di gravità, che fa sobbarcare alle nostre gambe tutto il peso del nostro corpo.

    Dunque, non solo i vasi col caldo si allargano e i volumi di braccia e gambe aumentano, ma le gambe devono anche sopportare un maggiore dei liquidi che, per via della forza di gravità, tendono sempre ad essere attirati verso il basso.

    Per capire come poter in qualche modo “combattere” questo fenomeno, spesso fastidioso ma a volte anche invalidante, abbiamo chiesto alla dottoressa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare del centro Salus Mea di Milano.

    Dottoressa, succede di dover fare i conti con le gambe pesanti quando fa caldo o c’è una predisposizione?

    “Questi sintomi sono veri un po’ per ciascuno di noi, ma diventano spesso poco sopportabili, e a volte proprio invalidanti, per alcune categorie di persone, ad esempio chi fa lavori per molte ore in piedi, oppure pazienti con una particolare predisposizione familiare, o ancora con appurate patologie venose o linfatiche (ad esempio, varici o linfedema). La vasodilatazione estiva è un fenomeno normale, che colpisce ogni essere vivente e a cui nessuno può sottrarsi. Entro certi limiti, questo fenomeno è però ben gestito dal corpo, che è capace di assecondare l’aumento del diametro dei vasi e, con certi meccanismi (ad esempio, il sudore), riesce a ben compensare il tutto. In determinate categorie di persone, tuttavia, la vasodilatazione estiva può portare alcune condizioni di maggiore sofferenza, anzi spesso dei veri e propri sintomi invalidanti che, non di rado, fanno correre dal Medico.

    Quando la vasodilatazione diventa invalidante?

    “In linea generale, la vasodilatazione può divenire invalidante e molto dolente per le gambe in presenza di queste condizioni:

    Per una predisposizione genetica che porta ad una maggiore fragilità del tessuto interno delle vene, chiamata Malattia Venosa Cronica (che è alla base dello sviluppo delle varici, o vene varicose);
    Durante la gravidanza, per l’aumento della pressione sui grandi vasi addominali ad opera del feto;
    In caso di problemi linfatici;
    In caso di un difetto posturale, che infiamma costantemente i muscoli delle gambe, degli arti inferiori e, a volte, anche di altre parti del corpo;
    In caso di lipedema, cioè di un accumulo dismorfico e patologico di grasso degli arti inferiori, dipeso da una predisposizione genetica;
    In caso di lavori che richiedono lunghi periodi in piedi in posizione ortostatica (cioè fermi o quasi)”.

    Cosa fare per evitare che accada? Ci sono trattamenti specifici?

    “La vasodilatazione estiva non è evitabile: è un fenomeno naturale, che riguarda tutti gli organismi viventi. Premesso ciò, e considerando che, fortunatamente, nella maggior parte dei casi il gonfiore e il fastidio alle gambe è limitato e comunque sopportabile, i trattamenti (intesi come trattamenti medici) sono necessari solo in caso di patologie che hanno una sintomatologia dall’origine chiara, ad esempio un’insufficienza venosa cronica oppure un linfedema.

    Nel caso di Insufficienza Venosa Cronica, i trattamenti per la riduzione delle varici dovrebbero essere effettuati prima dell’inizio del caldo, cioè nel periodo fresco dell’anno. Ottimi risultati possono essere ottenuti con la scleroterapia, ad esempio, ma essa ha come controindicazione assoluta il caldo stesso.

    Eventuali insufficienze safeniche sono ormai quasi sempre facilmente risolvibili con la mini-chirurgia in Day Surgery per mezzo della termoablazione: un trattamento sicuro e veloce, in grado di risolvere egregiamente il problema.

    Alternativamente, ma questa è solo una terapia palliativa e non curativa, la paziente affetta da varici può avere beneficio dall’uso di una calza elastica di tipo medico. Velocizzando il flusso del sangue verso l’alto, la calza elastica, che va portare solo durante il giorno, dona immediato sollievo alla circolazione.

    Se il gonfiore eccessivo è dipeso invece da una stasi linfatica, è necessario provvedere al giusto ciclo di Terapia Complessa Decongestionante, eseguito da un linfoterapista esperto e sempre sotto obbligatorio controllo medico, a cui va aggiunto l’uso dell’opportuno tutore elastico di tipo medico.

    Il gonfiore e l’eccessivo dolore alle gambe dipeso invece dal lipedema necessita di una valutazione a parte, e spesso ha bisogno di una decompressione di tipo chirurgico essendo causato da un tessuto solido, in questo caso il grasso.

    Alcuni casi di lipedema, di tipo lieve, possono essere alleviati da una terapia combinata di ultrasuoni di cavitazione e radiofrequenza medica, ma casi più gravi, con un deciso volume del pannicolo adiposo, necessitano obbligatoriamente di revisione chirurgica.

    L’eccessivo gonfiore dato invece da un difetto posturale, ad esempio un vizio dell’arco plantare (piede piatto o piede cavo, ad esempio) richiedono sempre una valutazione baropodometrica, con la realizzazione di un idoneo plantare correttivo”.

    Dottoressa, anche l’alimentazione può aiutare?

    “Fermo restando che tutti noi, nessuno escluso, abbiamo bisogno di un’alimentazione quanto più possibile equilibrata e variegata, il fenomeno della vasodilatazione estiva non è collegato a ciò che mangiamo.

    L’uso di integratori alimentari, spesso abusato, si può rivelare utile per alleviare (di poco) la sintomatologia, ma non ha effetti curativi né preventivi.

    Piuttosto, parlando di dieta, anche se sembra un’ovvietà, da Medico mi sento comunque in obbligo di ribadirla con forza: il miglior integratore possibile per tutti noi, in qualsiasi periodo dell’anno è l’acqua.

    Ne vanno bevuti tutti i litri richiesti dal nostro corpo ogni giorno (il pericolo di un sovradosaggio è pressoché impossibile per l’uomo), liscia o frizzante come più si gradisce, assunta con costanza per tutta la giornata, ad intervalli regolari. Non c’è davvero miglior integratore di questo, non solo per le nostre gambe, ma per tutto il nostro corpo”

    di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

    Fai clic qui per vedere lo slideshow.

    L’articolo Arriva il caldo: come combattere le gambe gonfie e pesanti proviene da Daily Mood.

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