Missoni gioca con i modi e gli atteggiamenti, con le mode e il tempo, traducendo forme e archetipi, che sono poi modi di essere e di vestire, in una lingua che è amalgama mobile di colore, disegno e materia, messi insieme seguendo istinto, intuito, voglia, tempestività.
Le forme sono ancora e sempre pure, quotidiane, aperte a diverse e facili interpretazioni. Questa stagione un sentire perbene pervade capi che hanno l’agio accogliente delle cose ereditate, o magari appena trovate e subito indossate: un abitino anni 60, il trench di lui, il cardigan girocollo di cashmere, i pantaloni maschili, la polo e la t-shirt, l’abito lungo e fluido, la sottoveste. Tutto si mescola, superando distinzioni di genere, ma anche barriere generazionali, in nome di un medley che è essenzialmente spirito libero nell’interpretare l’atto di vestirsi, con la maglia come protagonista, cui si affianca il cotone robusto dei capospalla, la seta stampata di completi e foulard.
Da questa visione trasversale emerge un guardaroba che comprende trench, abiti in ogni possibile lunghezza e declinazione, blouson, blazer e pantaloni, piccoli top, polo, gonne plissé, pantaloncini dal volume generoso, bikini e costumi interi. Le scarpe sono basse, oppure sandali tecnici; le borse hanno forme morbide e capienti.
Il racconto passa attraverso un palinsesto in continua espansione di lavorazioni, che questa stagione includono Raschel di cashmere in 3D, rigati double face ricoperti di lurex, jacquard plissettati, righe verticali ad intarsio. La palette è un amalgama pittorico di note neutre, terrose, classiche. Anche l’unito è dato dalla somma di toni, e appare mosso.
Missoni che parla Missoni, schiettamente.
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L’articolo MISSONI Spring Summer 2026 Women’s Main Collection proviene da Daily Mood.