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    Home»Senza categoria»Sartoria Litrico: la Storia della Sartoria Italiana
    Senza categoria

    Sartoria Litrico: la Storia della Sartoria Italiana

    By 2 Luglio 2025Nessun commento5 Mins Read
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    Quando ci si appresta a parlare di Litrico, e della Sartoria Litrico, non si può che metter in riga tutti gli aneddoti e le storie che questa sartoria leggendaria ha tutt’oggi al suo occhiello, per usare una metafora sartoriale. La storia comincia con Angelo Litrico, primo di 12 fratelli di una umile famiglia di pescatori siciliani, che nel 1945 lascia la sua città nativa Catania per recarsi a Roma, che ormai alla fine della 2a grande guerra era una città in pieno fermento economico, capitale d’Italia e, di li a poco, patria della Dolce Vita, edinizia a lavorare presso l’Atelier Marinelli con un posto di banco. Dopo soli 6 anni, lo stesso Angelo rileva la sartoriache lo aveva preso a lavoro, e la rinomina Sartoria Litrico: qui inizia la vera e propria leggenda. Nel lontano 1951 Infatti la sede della sartoria situata a Via Sicilia, a due passi da Via Veneto, risente del fiorire della Dolce Vita italiana.
    Infatti la Sartoria Litrico sarà tra le prime ad effettuare sfilate di Moda Maschile insieme alle case di moda femminili, e sarà tra i Soci fondatori della Camera Nazionale della Moda Italiana.Da qui in poi gli aneddoti e le storie di bellezza si susseguono, partendo dal 1956 in cui Angelo Litrico va ad una prima del teatro dell’Opera di Roma, assemblando con degli scampoli uno smoking, che non possedeva.
    Da lì, Gassman e Rossano Brazzi diventano i suoi clienti affezionati per svariato tempo, attirati dall’abito fuori dal comune appunto. Ciò lo racconta anche la tribuna del mezzogiorno nel 1966. Nel 1957 un altro episodio, che determina poi l’internazionalizzazione di Litrico, avviene con Kruscev, al quale Angelo confeziona un cappotto, basandosi solo su delle foto.
    Kruscev si innamora e commissiona a Litrico un intero guardaroba. La sartoria infatti, sarà la prima maison maschile al mondo a sfilare in Russia, insieme ad Emilio Pucci e Roberto Capucci, seguì poi Dior subito dopo, nel 1959. Alle Nazioni Unite di New York, il 12 Ottobre 1960, Nikita Kruscev vestito Litrico, batté violentemente e ripetutamente la scarpa di Litrico sul suo tavolo, durante un discorso, attirando su di sé l’attenzione di tutti, media e non, e divenne un simbolo di stile. Alla fine della riunione, i giornalisti intervistano il Premier Sovietico chiedendogli come mai egli vestisse così bene, in stile “occidentale”, ed egli rispose che, ai fini del “disgelo dalla guerra fredda”, aveva scelto l’italiana Sartoria Litrico.
    Il giorno dopo i giornali di tutto il mondo, in 37 diverse lingue, titolano che la Sartoria Litrico con le proprie forbici avevatagliato la cortina di ferro tra USA ed URSS. Su “Il Messaggero” (1960) si legge che Angelo Litrico aveva creato altri tre abiti per gli altri tre esponenti che sarebbero stati presenti al consiglio dell’ONU: Eisenhower, Macmillan e De Gaulle.
    L’intento del sarto era unire i Grandi di un mondo ancora diviso, e iniziare a intessere contatti duraturi con gli esponenti più in vista a livello internazionale.
    L’anno dopo Le Maison romane, Litrico per la moda maschile e Valentino perquella femminile, riscuotono un successo enorme sfilando insieme in giro per il mondo. Nel 1960 Litrico aveva firmato uno storico accordo con l’azienda toscana Lebole, che dava il via
    al primo contratto di prêt-à-porter maschile della storia, un passaggio storico che avvicinava per la prima volta un sarto d’alta moda all’industria della confezione, portando i modelli Litrico su scala industriale.
    Lo chiamarono il “contratto della doppia “L” – Litrico /Lebole”. Litrico sarà anche la prima Maison italiana a firmare un contratto di “Licenza di Marchio” con il Giappone, con l’azienda nipponica “Toyo Rayon”, nel 1964. Chiaramente, dopo una serie così importante di successi, inizia ad essere definito “il Dior della moda maschile europea”. Angelo Litrico viene nominato dalla Presidenza della Repubblica italiana: Cavaliere del lavoro nel ’62, Ufficiale nel ’65, Commendatore nel ’68 e Grande Ufficiale nel ’72. Tra i personaggi
    più importanti possiamo trovare poi Christian Barnard, il mitico cardiochirurgo sudafricano primo al mondo ad effettuare un trapianto di cuore, atterra a Roma, ha due richieste: incontrare Angelo Litrico e Gina Lollobrigida. Il medico avrebbe dovuto incontrare il papa due giorni dopo, ed Angelo Litrico gli confeziona gli abiti in una sola notte. Nel 2004 l’azienda passa al timone di Luca Litrico, figlio primogenito di Franco, fratello più giovane di Angelo, che a sua volta aveva preso il timone nel 1986 alla morte del fratello Angelo.
    Luca decide di puntare tutto sul “su misura” esclusivo e ricercato,portando il brand a domicilio in tutto il mondo. L’ArchivioStorico Sartoria Litrico, che racchiude il lavoro di tutta la vitadi Angelo Litrico, viene riconosciuto, dal Ministero della Cultura Italiano, di Interesse Storico Nazionale particolarmente importante, e diventa a tutti gli effetti un “Bene Culturale” nel 2008. Migliaia di articoli di rassegna stampa, migliaia di fotografie di viaggi di lavoro, testimonianze storiche importanti della nascita del Made in Italy, foto di personaggi VIP con dedica, decine di premi ed onorificenze, lettere di  corrispondenza con Capi di Stato ed esponenti della finanza, Case Reali, anche Papi, Astronauti, Attori e personaggi del Mondo dello Sport, mobili ed arredi originali. Dopo tanto sforzo e sacrifici, Luca riesce a riportare la sede della sartoria Litrico a Roma, nel quartiere Pinciano-Parioli, così da preservare l’idea originaria e il legame che Angelo, ha sempre avuto con la capitale. Che dire, più che una Sartoria, è una Leggenda!
    “Per gentile concessione dell’Archivio Sartoria Litrico © – Tutti i diritti riservati sono di SARTORIA LITRICO ®”. 

    Sito: www.sartorialitrico.it
    Sartoria Litrico
    Via Michele Mercati, 35
    00197 Roma
    T. & WhatsApp: +39 06 88923619

    Fai clic qui per vedere lo slideshow.

    L’articolo Sartoria Litrico: la Storia della Sartoria Italiana proviene da Daily Mood.

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