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    Home»Senza categoria»Ensemle Atelier, Roma celebra la moda a Villa Borghese tra talento, eleganza e sartorialità
    Senza categoria

    Ensemle Atelier, Roma celebra la moda a Villa Borghese tra talento, eleganza e sartorialità

    By 9 Luglio 2025Nessun commento6 Mins Read
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    La storica ed affascinante Villa Borghese, immersa tra l’arte e la natura, è diventata, nel primo weekend di luglio, il palcoscenico della grande moda capitolina. L’evento nel Parco stile inglese di Villa Pinciana ha celebrato il talento, la creatività e l’identità sartoriale della Città Eterna in due giornate dense di emozioni e bellezza. Sabato 5 e domenica 6 luglio 2025, l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, in collaborazione con la Regione Lazio, ha organizzato due appuntamenti di moda d’eccezione, riportando l’haute couture sotto i riflettori. Il weekend si è aperto con il Forma Fashion Show, una sfilata che ha visto protagonisti centinaia di studenti provenienti da cinque tra le principali cinque accademie di moda romane: Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia Koefia, Accademia Italiana, Accademia del Lusso, MAM – Maiani Accademia Moda. Nella serata di domenica il viale delle Magnolie di Villa Borghese ha accolto un evento dal respiro più maturo e sofisticato: Ensemble Atelier. Sette maison di alta moda, tutte profondamente legate alla città di Roma, hanno portato in passerella creazioni inedite, concepite appositamente per l’occasione. Abbiamo ammirato una celebrazione della sartorialità artigianale, autentica, che affonda le sue radici nella tradizione, ma che si proietta con audacia verso l’innovazione. Protagonisti in passerella atelier storici e stilisti talentuosi: Camillo Bona, Luigi Borbone, Franco Ciambella, Nino Lettieri, Antonio Martino, Sabrina Persechino e Jamal Taslaq. Ognuno ha presentato una capsule collection unica, capace di interpretare a modo proprio la bellezza, l’eleganza e la forza espressiva del Made in Italy. Camillo Bona ha celebrato i suoi trent’anni nell’Alta Moda con una collezione che è un vero inno alla femminilità cangiante. Chiffon, velluti e sete si fondono in silhouette fluide e poetiche, dove convivono suggestioni rétro Anni Trenta e accenti sofisticati boho. Proposte concepite per una donna che cambia, si evolve, ma resta autentica e consapevole della propria femminilità e grazia. Luigi Borbone ha trasformato Paolina Borghese in musa ispiratrice. Sei abiti raccontano una metamorfosi al femminile, tra feste aristocratiche e gelosie, fino all’apoteosi finale: la donna che diventa Venere Vincitrice. Una narrazione in tessuto che coniuga storia, mito e modernità. Franco Ciambella ha portato in scena l’Essenza della couture. Dodici abiti da sogno in dialogo tra leggerezza e struttura, tra ricami 3D e pizzi ricercati, danno forma a una nuova estetica, rigorosa e luminosa, che rifugge l’eccesso per abbracciare la purezza della forma. Un linguaggio nuovo, moderno ed eloquente. “Ho voluto portare in scena un ritorno alla sartorialità e ai suoi fondamenti: taglio, colore e tessuti.”- dichiara in esclusiva al Daily Mood Ciambella- “Il mio è stato uno studio del saio che ho tramutato in una capsule, mi sono ispirato al libro di Enzo Fortunato “La tunica e la tonica” che tratta proprio lo studio sulla tunica di San Francesco”.  Nino Lettieri, con la collezione NINOIR, ha omaggiato il nero, non come assenza di colore, ma come dichiarazione di stile. Le sue raffinate creazioni definiscono una femminilità elegante, misteriosa e senza tempo. Uno splendido e suggestivo tributo sofisticato, magistralmente riuscito,  iper chic che omaggia la classe assoluta del non-colore. Antonio Martino ha osato con Black Versailles, una rilettura sensuale e ribelle della corte di Luigi XIV. In dieci look visionari, la femminilità si carica di potere e desiderio, trasformando l’opulenza del barocco in un linguaggio contemporaneo e seducente. “L’idea di Black Versailles nasce  dal mio desiderio di raccontare in versione più oscura e segreta la vita di corte francese, quella piena di intrighi, amori e complotti, la più omertosa che nessuno conosce perché nascosta dall’opulenza di Versailles stessa.”– chiosa in esclusiva al Daily Mood Martino- “ Per rendere questo contrasto ancora più evidente ed accentuato ho pensato di utilizzare la pelle, mia grande passione da sempre, per ricreare forme e volumi tipici dell’epoca, ma con una visione più contemporanea e più dark utilizzando finiture in metallo dorato, solitamente usate per gli accessori.” Sabrina Persechino ha disegnato un vero percorso geometrico con Quadra, ispirandosi al quadrato come forma perfetta e simbolo di razionalità. La collezione si sviluppa come un labirinto architettonico, in cui l’equilibrio tra moda e design costruisce un omaggio raffinato ai giardini e alle ville di Roma. Jamal Taslaq ha chiuso il defilè con Occirientale, una collezione di dodici ricercate creazioni che è un ponte tra i mondi. Tagli essenziali, ricami delicati e una palette in colori pastello raccontano l’incontro tra l’estetica italiana e l’anima araba con modelle che incedono nell’uscita finale con una delicata rosa bianca in mano che il talentuoso stilista italo palestinese, ma romano d’adozione, elegge come simbolo di pace e di bellezza universale. Una sfilata che diventa manifesto culturale, dove arte, identità e bellezza si intrecciano senza confini. In queste due giornate, Villa Borghese non è stata soltanto uno sfondo scenografico, ma è diventata protagonista silenziosa e complice della narrazione estetica. I suoi viali alberati, le architetture neoclassiche e la sua aura sospesa tra arte e natura hanno restituito alla Capitale la magia di un tempo in cui la moda era anche rito, spettacolo, celebrazione dell’ingegno umano. Roma torna così al centro della mappa dell’haute couture, riaccendendo i riflettori su un patrimonio di creatività e sartorialità che le appartiene da sempre. Un ritorno che sa di rinascita, di orgoglio e, soprattutto, di bellezza. Il trucco è stato curato dal team di Simone Belli, mentre l’hairstyle dal maestro Sergio Valente, con il team del Premio Sergio Valente, Gerry Santoro con il team ICD Intercoffure Italia e con la partecipazione delle 505 Alberta Balestra, Giusy Bassanie e Susy Sperletti. Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale ha affermato: “Valorizzare i nuovi talenti e sostenere le piccole-medie imprese sono gli  obiettivi di questa Amministrazione. Con ‘Forma Fashion Show’ diamo l’opportunità a centinaia di ragazzi che da anni studiano moda a Roma, in istituti pubblici e accademie private, di esibirsi gratuitamente in luoghi iconici. Per questo, dopo due anni a Piazza del Campidoglio, abbiamo scelto Villa Borghese: è un’occasione unica, indimenticabile, ed è la dimostrazione di quanto Roma creda nella formazione e quanto voglia investire nei giovani. Abbiamo poi la volontà di valorizzare le piccole-medie aziende che, in un mondo dominato da grandi marchi mondiali, operano in città nel mondo dell’artigianato e del design, generando ricadute economiche e posti di lavoro: questo è lo scopo di ‘Ensemble Atelier’ che ha visto sfilare, sempre a Villa Borghese, sette stilisti con abiti in esclusiva. Roma è tornata centrale nel mondo della moda e ne siamo fieri. Non è stato un caso, ma frutto di un lungo e intenso lavoro, ma siamo felici: gli investimenti aumentano, i numeri degli iscritti alle accademie crescono e le grandi sfilate sono tornate in città, da Valentino a Pucci, da Dior a Dolce&Gabbana, che dal 12 al 16 luglio per la prima volta nella propria storia porterà qui il ‘Grand Tour’“.

    di Elena Parmegiani per DailyMood.it

    Fai clic qui per vedere lo slideshow.

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