Grazia femminile ed eredità culturale da non perdere e non dimenticare. Ma addirittura valorizzare in contesti non protetti, in un vero incontro tra oriente ed occidente che possa portare la moda come arte orientale nei fashion show europei e di tutto il mondo.Sognando le mille ed una notte a Parigi durante la haute couture fashion week del 6 luglio scorso. Ecco cosa ha proposto da sempre sulla sua piattaforma “l’Oriental fashion show”, un luogo non luogo dove far incontrare il talento della moda proveniente da tutto il mondo senza barriere di sorta e senza negare quella eredità cercata e voluta che fa dell’alta sartorialità europea incontro e “careffour”di mood che si intersecano tra oriente ed occidente. Sei designer e la loro creatività, sotto i riflettori eccezionali della ricchezza ed opulenza della moda orientale. Perchè , in fondo, è questo incontro , quasi nascosto dalle guerre in atto e dalla globalizzazione, a continuare ad affascinare: asia e medio oriente che dialogano e si incontrano con la bellezza, come via e unione di culture sotto i riflettori della moda. Portatrici sani di bellezza, eleganza e creatività. Passione insomma per l’alta moda e l’haute couture che diventa anche quella innovazione tipica per le tradizioni mediorientali che fanno della moda orientale ancora qualcosa di ricercato, ma non più tanto esotico e fuori dagli schemi. Come se appunto la moda , che è una forma d’arte, diventasse ponte culturale e proponesse un incontro, come nel caso di Lali Fashion dell’ Uzbekistan o Jamila Alsuwait del Kuwait, non solo di tradizioni differenti tra organza, fili d’oro, sete e cotoni pregiati, ma anche di innovazioni e hig tech di cicli produttivi ma anche ispirazioni a tradizioni tessili molto antiche (come nel caso del pret a couture sostenibile di Lali FAshion e i suoi tessuti uzbeki che si ispirano ad antiche tradizioni tessili ma senza dimenticare l’eleganza che pare quasi diventare sempre più universale cosi) o il caso appunto di Jamila Alsuwait che fa del lusso tipico del kuwait una icona di moda e di femminilità potendo declinare appunto ,da mille ed una notte, le sue creazioni in una poetica senza fine e molto raffinata.
Se la moda qualcosa ha insegnato ed insegna, appunto è essere questo ponte culturale tra culture e tradizioni molto diverse ma che ora, grazie a quello che sta diventando la moda internazionale, ovvero un modo per esprimersi ma mantenendo salde le proprie tradizioni tra tessuti lussuosi e rimandi ad un pret a couture sostenibile, ecco che l’Oriental Fashion Show che il 6 luglio si è celebrato all’Hotel Le Meurice a Parigi è ben oltre il titolo proposto di “haute couture fashion week”. Come recita infatti il comunicato stampa: “L’Oriental Fashion Show, piattaforma internazionale dedicata alla promozione di talenti emergenti e affermati provenienti da tutto il mondo, ha avuto l’onore di presentare le collezioni Autunno/Inverno 25/26 lo scorso 6 luglio 2025, nella prestigiosa cornice dell’hotel Le Meurice, nel cuore di Parigi. L’evento, tenutosi in occasione della Haute Couture Fashion Week, è stato una celebrazione della moda contemporanea, dove tradizione e innovazione si sono incontrate.La giornata si è articolata in due momenti chiave, dedicati all’eleganza e alla creatività, offrendo un’immersione nella ricchezza della moda orientale”.
di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it
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