C’è una luce dorata che, a settembre, cambia il volto delle città. È il segnale che l’autunno è arrivato, e con lui una moda che non vuole più sedurre con clamore, ma con intimità. Le passerelle dell’AI 2025/26 hanno parlato chiaro: la moda non traveste, accompagna. Ogni capo è rifugio, dichiarazione, poesia.
Maglieria couture
Alla Milano Fashion Week, Prada ha trasformato il cardigan in opera d’arte, giocando con silhouette oversize e dettagli gioiello. Miu Miu lo ha reso ironico e scolastico, mentre Max Mara ha portato in passerella il lato rassicurante: maglioni cioccolato, verde muschio e borgogna profondo, capaci di evocare radici e calore.
La terra come palette
Il marrone domina, e non è più neutro: è protagonista. Gucci lo ha reso sensuale in pantaloni ampi di pelle, Bottega Veneta lo ha scolpito in cappotti destrutturati, Chloé lo ha ammorbidito in suede jacket dai toni vibranti, dal borgogna al verde smeraldo. È la terra che diventa tessuto, il radicamento che si fa moda.
Layering narrativo
Dalla New York Fashion Week arriva il ritorno dell’abito sopra i pantaloni. Proenza Schouler lo ha interpretato in chiave architettonica, The Row lo ha reso minimale, Stella McCartney lo ha scelto fluido e sostenibile. Non un revival, ma un atto di libertà: la sovrapposizione diventa linguaggio, identità che si stratifica.
Pois, ironia senza tempo
Alla Paris Fashion Week, Dior ha osato pois in bianco e oro, Valentino li ha reinventati in viola e nero, Louis Vuitton li ha trasformati in pattern digitali e luminosi. Il polka-dot non è più un vezzo: è un manifesto di leggerezza sofisticata, il dettaglio che illumina il rigore.
Boho di lusso
Il bohemien non muore, si eleva. Etro lo celebra con gonne ampie e bluse stampate, Isabel Marant con giacche ricamate e stivali texani da passerella, Alberta Ferretti con abiti fluidi dalle sfumature poetiche. È un boho che non appartiene più alla strada: entra nel guardaroba couture.
Il passo che segna la stagione
Un trend non viene solo visto: viene camminato. L’autunno 2025 ha la sua scarpa iconica: le Samba Jane di Adidas, rivisitate anche da Wales Bonner in una capsule che fonde sporty e couture. Sneakers con cinturino Mary Jane che parlano di contaminazione: l’eleganza può correre, il comfort può brillare.
L’anima della stagione
Tra un maglione che consola e un abito che stratifica storie, l’autunno 2025 racconta la moda come rifugio e specchio. Non è più tempo di maschere, ma di autenticità.
Dalle passerelle di Parigi, Milano, Londra e New York emerge un messaggio unico: vestirsi è raccontarsi. Non più per impressionare, ma per riconoscersi.
L’autunno 2025 non veste il corpo: abbraccia l’anima.
Tendenze Chiave – Autunno/Inverno 2025
Maglieria couture
Oversize, cardigan gioiello e trame Fair Isle. Da Prada a Max Mara, il knitwear è protagonista assoluto.
Palette terrose
Marrone, borgogna e verde bosco: i nuovi neutri. Chloé e Gucci li trasformano in capi statement.
Layering creativo
Abito sopra i pantaloni: Proenza Schouler e The Row lo riportano in passerella come linguaggio di libertà.
Pois rivisitati
Da Dior a Valentino, il polka-dot si reinventa in palette audaci: oro, viola, verde. Ironia sofisticata.
Boho couture
Etro e Alberta Ferretti rileggono l’anima bohemien con gonne ampie, ricami e tessuti fluidi.
Sneaker iconiche
Le Samba Jane di Adidas by Wales Bonner: sporty & chic, la scarpa simbolo della stagione.
L’articolo Autunno/Inverno 2025: il guardaroba che abbraccia proviene da Daily Mood.