“We push against nature, tempering instinct in the name of order. What happens when we give way, satisfying our deep-seated desires and innate impulses? What does it take to stir and submit to that primal drive?”
— Seán McGirr, Creative Director
Paris, 5th October 2025
C O L L E C T I O N
Una carica febbrile nell’aria.
Un luogo di tensioni che ribollono, piena estate, sospeso tra contenimento carnale e liberazione. Un equilibrio fragile tra ordine e impulso opposto: una spinta primitiva, la resa all’istinto animale più puro.
The Wicker Man, diretto da Robin Hardy (1973), diventa l’ancora di un viaggio sartoriale tra desiderio soffocante e liberazione.
Un’esplorazione del brivido e della minaccia che accompagna l’abbandono alla natura, mentre le uniformi si dissolvono. La giacca viene reinterpretata e declinata in più forme, rinnovando l’acuminato taglio McQueen attraverso una lente contemporanea e urbana. Tasche spostate, patch disallineate. Tessuti e finiture da uniforme applicati a bustier dress tagliati e decostruiti. Ogni variante è definita con precisione, radicata nell’eredità tecnica e sartoriale della maison.
Il corpo come forza motrice, con gesti incorporati nei capi. Camicie e abiti in popeline stretti e tesi sul punto giusto. Gonne e pantaloni portati sui fianchi. Il leggendario bumster reinterpretato, regolabile grazie a fibbie metalliche lucide. Comfort e struttura convivono, seguendo le curve del corpo.
L’istinto che sopraffà l’ordine imposto. Dettagli di corsetteria liberati dalla tradizione: la forma senza costrizione, applicata a abiti in jacquard e stivali.
Verso la catarsi, cedendo alla forza primordiale della natura. Stampe astratte d’insetti si aprono in abiti di seta paracadute fluttuanti. Abiti dalle sfumature bruciate di vernice spray e decorazioni che evocano fuoco e scintille. Una silhouette scolpita e drappeggiata, che scende in tentacoli fiammeggianti e strati di chiffon di seta.
Desideri inconsci che affiorano, conducendo a un climax incendiario. Liberi, tra la terra e la città.
F A B R I C S
Leggerezza intrisa di texture. Un gioco di contrasti che accosta con decisione lana mohair-hopsack tagliata al vivo, pelle stampata e incisa, maglie metalliche e ricami in filigrana d’oro, con twill di cotone lavato, delicati jacquard floreali e impalpabili sete habotai effetto sunburst.
B A G S
Una sintesi di energia cinetica contemporanea e misticismo pagano, costruita attraverso materiali elementari: madreperla luminosa, legno e amuleti scolpiti a mano come talismani. Le silhouette geometriche includono la Manta, reinterpretazione dell’iconica borsa d’archivio De Manta, rifinita con lacci da corsetto, frange, decorazioni a fiamma e la classica sciarpa McQueen con teschio.
S H O E S
Il celebre tacco McQueen a forma di corno, tratto dall’archivio Spring/Summer 2003, torna applicato a silhouette classiche: mules, stivali alti e sandali. Realizzati in morbida pelle scolpita, suede e jacquard floreale.
J E W E L L E R Y
Scultorea e affilata, profondamente radicata nella natura, la collezione di gioielli presenta motivi talismanici e folklorici: forbici, insetti e portafortuna a forma di osso dei desideri, declinati in orecchini, bracciali e collane.
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L’articolo McQueen Spring Summer 2026 proviene da Daily Mood.