“Siamo come Spielberg, nessun piano. Ci piace vedere cosa succede”. È Seth Rogen, in un gustoso cameo, a dire queste parole al nostro Noah, il rabbino protagonista di Nobody Wants This, deliziosa serie americana che arriva su Netflix con la seconda stagione il 23 ottobre. Perderla sarebbe un peccato. E sarebbe un peccato, se non l’avete ancora fatto, non vedere la prima stagione. Nobody Wants This è decisamente una serie da binge watching, scorre velocissima con i suoi episodi da 30 minuti (sono 10 nella seconda stagione) e, quando arriva alla fine, ti dispiace perché ne vorresti ancora. Il discorso che abbiamo riportato in apertura avviene tra Noah e il direttore di un tempio ebraico un po’ diverso dagli altri. Ma si può adattare anche alla vita di Noah: l’incontro con Joanne è stato bellissimo, ma era fuori dai suoi piani. E adesso si tratta di vedere cosa succede.
L’ultima volta che avevamo visto l’agnostica conduttrice di podcast Joanne (Kristen Bell) e l’eccentrico e affascinante rabbino Noah (Adam Brody), la loro chimica senza pari ha sorpreso tutti quelli che li circondavano, compresa la sorella di lei Morgan (Justine Lupe), il fratello di lui Sasha (Timothy Simons), la cognata Esther (Jackie Tohn), e persino loro stessi. La loro scintilla si è rivelata più forte di tutti gli ostacoli che cercavano di separarli. Ora sono tornati e sono determinati a unire le loro vite e far avvicinare i loro cari. Ma le differenze esistono ancora e non possono essere ignorate.
Joanne e Noah, cioè Kristen Bell e Adam Brody, sono sexy, affascinanti. E tra loro – i personaggi e anche gli attori – c’è una chimica incredibile. Abbiamo ancora negli occhi il loro bacio nella stagione 1, uno dei più belli e appassionanti che abbiamo visto negli ultimi anni tra serie e cinema. Quando sono insieme sullo schermo fanno scintille. Normalmente si direbbe che sono una coppia perfetta. Eppure c’è un problema che, per chi è credente, è insormontabile, o quasi. Perché se un uomo non solo è molto religioso, ma in seno alla sua confessione religiosa e alla sua comunità ha un incarico importante, anche la sua vita privata ne risente. Se è un rabbino, ci sia aspetta che anche la moglie sia ebrea. O che, almeno, si converta alla religione ebraica. E così la vita di Joanne e Noah ruota intorno a questo grande interrogativo. Convertirsi o no? E quando farlo?
Joanne è una donna libera, moderna, emancipata. Parla d’amore e di sesso nel suo podcast (Nobody Wants This è proprio il titolo del suo progetto) che tiene insieme alla sorella Morgan. Noah parla d’amore con il rabbino capo. Fatte le debite proporzioni, è come se Carrie Bradshaw uscisse con certi personaggi di Woody Allen. I loro mondi devono fondersi. Ma come possono farlo veramente? Prima della conversione i due innamorati provano a fondere gli amici, le famiglie. Alcune cose vanno bene, altre meno, ma tutto vive in funzione di quel grande passo che dovrà fare Joanne.
Come ogni commedia romantica, la storia lavora sugli ostacoli che si frappongono alla felicità dei due innamorati, per metterli alla prova e capire se la loro unione è davvero forte ed è in grado di superare tutto. I problemi che ha una coppia come Joanne e Noah sono di due tipi. Quelli che riguardano la loro particolare situazione, legata alla religione. La chiave la spiega bene Sasha, il fratello di Noah. “Se potessi scegliere di essere ebreo, sceglieresti di essere ebreo?”. Si chiede cioè perché, a parte l’amore, una persona che non è ebrea dalla nascita dovrebbe scegliere di esserlo. Il secondo tipo è fatto da quei problemi che ha qualsiasi coppia, le piccole incomprensioni. Come se lei cerca una casa più grande, accenna alla convivenza e lui dice che non è il momento. Questo secondo livello di problemi ci riguarda un po’ tutti. Ed è per questo che Nobody Wants This è universale. A proposito, Sasha ci insegna una regola di cui far tesoro. Quando le ragazze rispondono “va bene”, vuol dire che “non va bene”.
La seconda stagione di Nobody Wants This diventa una storia più corale. Accanto a Joanne e a Noah c’è molto più spazio per i fratelli e le loro storie d’amore: così ecco Morgan e il misterioso Dr. Andy, e Sasha ed Esther. A proposito, il personaggio ha visto un netto cambiamento di scrittura in questa seconda stagione: da moglie castratrice e insopportabile è diventata un personaggio intrigante, maturo e sfaccettato. E anche la serie ne ha guadagnato. C’è più spazio anche per i genitori, che riescono a regalare qualche sorpresa.
Ci sono le feel good songs, le canzoni che fanno stare bene. E, ormai lo sappiamo da tempo, ci sono le feel good series, le serie tv che ci rendono felici. Nobody Wants This è una di queste. Ci sarà ovviamente la terza stagione, perché la storia di questi due ragazzi va seguita. Ormai è come se fossero dei nostri amici. E, ogni volta che abbiamo questa sensazione, vuol dire che la serie è riuscita.
di Maurizio Ermisino per DailyMood.it
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